domenica 13 aprile 2014

Seconda tappa: ancora un altro cerchio per tornare a Nejjack

Con un po' di ritardo, ma eccomi qua a raccontarvi la seconda tappa!

Dopo la delusione del primo giorno, ci svegliamo al mattino piene di buoni propositi per seguire tutti i punti ed essere più che mai precise!
Solita ripartizione dei compiti, ma anche oggi la giornata non comincia nel migliore dei modi: dopo aver caricato la macchina con le nostre tende, devo andare a posizionarmi sulla griglia di partenza (oggi verso le ultime file, quindi partenza in ritardo e percorso E), provo a fare retromarcia, ma la macchina non si muove, penso sia un sasso dietro la ruota e che abbia bisogno un po' più di potenza, guardo lo specchietto retrovisore ma non vedo niente e riprovo ad andare...niente...che cavolo è!!???, poi sento dei pugni sul dietro della macchina, scendo e c'era un'altra gazzella che inveiva contro di me: avevo preso lo sportello posteriore della sua macchina, ma dallo specchietto retrovisore non si vedeva, era in un cono d'ombra! Io, mortificata più che mai, lei che si lamentava che non avrebbe pagato per quel danno alla sua macchina, ed io ovviamente le davo ragione....tristezza immane, questa giornata non cominciava per niente bene! Avvilita vado a fare colazione e parlo con Virginie per comunicarle quello che era successo, lei mi tranquillizza, ma io sono davvero nera! Parlo anche con Valentina, che nel frattempo sta segnando i punti sulla mappa...ma sono davvero scoraggiata!
Briefing di Ludo sulla giornata: i primi due punti sono in prossimità della strada (per cui potremmo anche percorrerla, ma tra il CP2 e il CP4 dovremmo stare molto attente perché attraverseremo i famosi "cauliflower rocks", di cui ci aveva parlato Kate durante la formazione, ma che non avevamo avuto modo di vedere e queste rocce avrebbero potuto danneggiare seriamente la carrozzeria e la meccanica delle nostre auto! Povera Rasha, che giornata avrebbe avuto!
Alla linea di partenza (questa volta mi sono posizionata correttamente), ci viene a salutare Virginie: da buona team manager aveva capito che avevo bisogno di una parola di conforto e ci viene ad abbracciare ad augurare di divertirci anche in questa giornata.
Partenza, e subito ferme per prendere il CAP, per arrivare al primo check point ci fermiamo diverse volte, verifichiamo il CAP, per raggiungere la strada principale e seguirla per un paio di km fino a fermarci a bordo strada e prendere la nostra prima balise. Precisazione del giorno, i primi due punti sono in comune per tutti i percorsi, a partire dal terzo ci divideremo, per cui il road book che ci hanno consegnato la sera prima contiene le coordinate delle prime tre balise.
Direzione seconda balise: per un tratto continuaimo la strada asfaltata, ma la nostra strategia prevede di lasciarla dopo qualche km per poi seguire il CAP fino a raggiungere il nostro punto. Proviamo a seguire questo pensiero, e ci avventuriamo per sentieri e campi, ma ci accorgiamo ben presto che dovremmo attraversare delle zone sabbiose, con canyon e cailleux poco felici, per cui decidiamo di tornare indietro e riprendere la strada per arrivare fino a recuperare la seconda balise. Arriviamo così agevolmente al secondo punto, costeggiando una graaaaande montagna, dove in teoria doveva esserci anche un sentiero in grado di portarci direttamente al punto designato, ma che non siamo riuscite a trovarla. Su questa seconda balise, troviamo diverse macchine, tra cui quella delle campionesse uscenti che avevano forato: ci allarmiamo un po', perché se forano loro, prima ancora di iniziare il percorso difficile, cosa sarà di noi? Nonostante tutto riprendiamo il nostro percorso e dopo pochi km eccoli comparire di fronte a noi: piacere, mi presento sono il cauliflower rocks e come avrai capito....si, se non stiamo attente ci combinano un disastro. Avanzo molto lentamente, dove non posso evitare cerco di prenderli, ma solo quelli più bassi, sembrano delle rocce, ma se qualcuno di questi prende un po' di carrozzeria si sente un rumore assordante! Viaggio ad una velocità ridotta al max, ho bisogno di vedere bene il percorso e dove andare, Valentina tiene d'occhio il CAP ed io navigo a vista di 20cm per essere sicura di procedere al meglio. Sembra che riusciamo ad uscire da questa zona, ma un'altra difficoltà ci attende: sabbia! Piccole dunette, ma da come abbiamo posizionato il punto risulta evidente che questo è proprio nel centro di questa zona sabbiosa. Cominciamo ad entrare, seguendo anche delle tracce, cerchiamo di tenere il nostro CAP, ma non riusciamo a trovare la balise....anzi ne avvistiamo una! Proviamo ad andare, e mentre ci dirigiamo verso quel punto, vediamo delle altre gazzelle, chiediamo info a loro, ci dicono che quella balise non è del nostro percorso, e confrontando le coordinate di quella balise con la nostra, ci rendiamo conto che dobbiamo tornare un po' indietro da dove stavamo arrivando. Ci giriamo e ricominciamo la navigazione tra le dune e l'erba a chamaux...e anche oggi, quando meno me lo aspetto, tank...ci piantiamo tra una duna e un cespuglio! Cavolo!!!! Oggi non c'è nussuno un giro, dobbiamo fare tutto da noi! Ok, fuori le pale e le placche! Scaviamo, liberiamo le ruote, abbassiamo anche la pressione, posizioniamo le placche, e a primo tentativo riusciamo a venirne fuori! Che gioia immensa e che soddisfazione! Sicuramente l'esperienza del giorno prima ci ha aiutato ad essere rapide e a muoverci nel migliore dei modi (rapide si fa per dire perchè di sicuro più di mezz'ora ci abbiamo impiegato). Carichiamo di nuovo la macchina, salgo sul cofano e prima di scendere mi guardo intorno: gioia! Eccola lì, a 500 mt la bandiera rossa che sventola e siamo sicure che sia la nostra! Questa volta infossarci nella sabbia c'è stato di aiuto per trovare il nostro obiettivo! Quì ci consegnano il road book completo, scopriamo che sono 8 CP che compongono il percorso di oggi, per un totale di 195km, con una tappa anche di 44km! caspita oggi si guida davvero tanto. 
La mattinata è volata solo per i primi tre punti, adesso dobbiamo velocizzarci un attimo per trovare gli altri! Usciamo dalle dune, abbastanza tranquillamente, ma il CAP non è molto visibile, perchè nascosto da una montagna che dovremmo passare, in teoria ci dovrebbe essere anche un punto di passaggio, per cui cominciamo a navigare, per un po' troviamo anche un sentiero, ma poi dobbiamo abbandonarlo per non allontanarci troppo. Purtoppo, cercare il punto di passaggio ci porta di nuovo tra le rocce a forma di cavolfiore e questa volta il campo sembra ancora più immenso e le rocce sempre più grandi. Proviamo in diversi modi a passarlo, saliamo e scendiamo da colline, gole profonde che cerchiamo di attraversare, ma senza fortuna, troviamo diverse tracce, inizialmente ci fanno ben sperare, ma nel complesso non ci portano da nessuna parte, fondi di fiume che si rivelano gole, rocce appuntite e minacciose, cauliflower pronte a fare del male a Rasha, colline su cui ci arrampichaimo come pecorelle (o caprette????), ma che non ci portano da nessuna parte, e stanca da questa guida a zig e zag che non ci porta da nessuna parte chiedo a Valentina di trovare un modo per farci uscire da la! Guardiamo la mappa per trovare una soluzione, faremo qualche km in più, ma Vale vede la via di uscita: andiamo a riprendere il sentiero che ci ha portato fuori dalle dune, circumnavighiamo la catena montuosa che dovevamo attraversare e ci saremmo trovate sul sentiero per andare al CP4.

 Ed effettivamente prendere questo sentiero ci aiuta a viaggiare abbastanza velocemente, facciamo tanti km, perdo anche il conto di quanti in più rispetto a quelli previsti, e, rassicurate anche da una triangolazione, continuiamo con questa strategia. Il sentiero che stiamo seguendo, inoltre, passa in prossimità del CP5, per cui ci sarà di aiuto quando torneremo indietro (ed effettivamente da lontano vediamo anche una balise che pensiamo sia la nostra). Lungo la strada incontriamo anche diverse ragazze che hanno già puntato la balise 4 e ci assicurano che la strada che stiamo facendo ci porterà al punto giusto. Io e Vale ridiamo tra di noi, pensando a che effetto facciamo da casa alle persone che magari ci vedono schizzare quando troviamo dei sentieri. Questo sentiero è davvero bello, sembra quasi una strasa a doppia corsia, che ci porta agevolmente verso la nostra 4 balise, a pomeriggio inoltrato (cioè dopo le 3) e oggi non abbiamo neanche mangiato. A questo check point troviamo anche le nostre amiche del Congo: anche lotro hanno avuto diversi problemi durante la giornata....le rocce ci hanno davvero torturate! Approfittiamo di un momento di pausa per mangiare qualcosa: frutta e barrette di cereali, ma siamo ansiose di ripartire, cerchiamo di ritrovare il nostro sentiero dell'andata, ma nonci riusciamo così facilmente: i sentieri si accavallano, i segni di ruote ci confondono, proviamo anche ad aiutare delle altre gazzelle, ma non riusciamo a prendere il nostro fantastico sentiero dell'andata. Percorsi i km previsti, cerchiamo di capire dove di troviamo, giriamo un po' in tondo ma non c'è niente da fare...troviamo anche una balise, non nostra, ma non c'è nessuno di quel percorso, per cui non riusciamo a capire dove ci troviamo e quale percorso seguire. Ci rimettiamo in macchina e con Vale ci diciamo: non può essere che anche oggi la quinta balise ci debba giocare un brutto scherzo...siamo vicine e dobbiamo trovarla! Ci mettiamo su una collinetta, scendiamo dalla macchina con le nostre carte, le mettiamo a terra a Nord e riconosciamo i punti intorno a noi...triangolazione e nuovo CAP: siamo solo a 500 mt dalla balise, dobbiamo trovarla! Ci rimettiamo in macchina e saliamo e scendiamo tre collinette per trovare la nostra bandierina rossa, ma la troviamo!!! Ancora un urlo di gioia, e il nostro mantra "e yuppi yaiye, e yuppi yaiyo!". Con la nostra quinta etichetta recuperata, guardiamo le nostre carte: per tornare al bivacco dobbiamo passare davanti alla balise 6, per cui, riprendiamo il sentiero e dirigiamoci verso questo nuovo punto. Lo raggiungiamo abbastanza velocemente e in meno tempo di quanto previsto dal nostro road book, ma sono già le 18:45, tra un po' sarà buio e trovare il 7 sarà difficile, per cui, cediamo alla tentazione delle colleghe del Congo che si dirigono verso il nuovo punto, e accettiamo la richiesta di due gazzelle che ci chiedono di rientrare insieme. Davvero una bella sensazione quella di unirsi in gruppo per rientrare verso il bivacco. Qualche km dopo, sul ciglio della strada troviamo Maureen e Princilia (Congo) alle prese col cambio gomma: avevano forato. Ci fermiamo per aiutare, e anche le gazzelle che ci seguivano si fermano ad aiutare: spirito di collaborazione! Riusciamo a fare cambio gomma e rigonfiare i nostri pneumatici in 20' e ripartiamo che sono le 19:10 e siamo a pochi km dalla balise 7, anzi ci passiamo anche davanti 10' dopo la sua chiusura...quindi ci saremmo arrivate in tempo???? domanda inutile ormai, continuiamo il nostro percorso verso il bivacco. Strada facendo incontriamo anche un altro gruppo di gazzelle di rientro verso il bivacco, la notte e scesa, è tutto buio e ci troviamo anche a passare uno stretto passaggio di montagna. Con mille indecisioni (siamo diventate un gruppo di 8 macchine), continuiamo sul nostro sentiero che ci riporta sulla strada principale e da lì ritorniamo al bivacco. Sono un po' stanca stasera, mi fanno male le braccia e i polsi e chiedo a Valentina di darmi il cambio quando siamo su strada.
Oggi rientriamo al bivacco davvero soddisfatte...abbiamo lavorato bene, abbiamo riflettuto sulle nostre scelte e abbiamo trovato un modo per raggiungere l'obiettivo! Dobbiamo parlare e discutere della strategia e così possiamo arrivare al nostro massimo!
Anche stasera rientrare al bivacco e trovare i messaggini di amici e familiari ci rincuora, doccia e cena per andare a letto che sono quasi le 23.
Domani coi aspettano le dune, qualcuna ha deciso di fare il percorso difficile, noi abbiamo già deciso di fare il medio, e non stiamo aspettando altro che questa giornata per dare il massimo di noi stesse!

Buona notte a tutti e a presto per i prossimi racconti sabbiosi!

Rosilvia

Nessun commento:

Posta un commento