venerdì 25 aprile 2014

Quarta tappa: la maratona! Mech Irdane Tinfou

Sveglia come sempre alle 4, e partire per questa nuova avventura: questa notte non saremo protette dal bivacco per dormire, niente ristorante, niente bar, niente "la poste", WC, doccia o gli organizzatori a darci il benvenuto! Dovremmo decidere dove piazzare le nostre tende e passare la notte. Durante la colazione Virginie e Thomas ci dicono che in prossimità del CP7, anche se in percorsi diversi, loro sono molto vicini, per cui potremmo dormire insieme e fare la festa!!! Beh, speriamo! Stamttina la tenda della "La poste" è aperta per permetterci di leggere gli ultimi messaggi, visto che ricontatteremo la realtà soltanto tra 32/40h.
Scorte di acqua verificate, la nostra macchina è già pronta, ma oggi la grigli di partenza, con il percorso D, ci fa partire dalla 17 linea...quindi abbiamo un po' più di tempo per verificare pressione gomme e tutti i nostri controlli della macchina! La tappa di questi due giorni comincia abbastanza difficilmente: la strada che ci porta verso il primo CP ci vedrà abbarbicate tra le montagne, con un terreno alquanto aspro, pieno di rocce e alcune di queste appuntite! oggi strategia: cerchiamo i sentieri da poter seguire che ci portano in prossimità dei nostri check point, e stare molto attente ai km che percorriamo. Raggiungere la prima balise non è per niente facile: i saliscendi tra le montagne e le rocce ci vedonono molto impegnate e concentrate in quello che stiamo facendo, proviamo anche a trovare il sentiero che ci porta più vicino ad essa, ma facciamo un errore di valutazione e ne prendiamo un'altra, un po' più lunga, ma in grado di portarci allo stesso punto! Altra cose a cui dovremmo stare attente in questa prima giornata sono le piantagioni/orti che potremmo incontrare ed evitare di "calpestare". Dalla mappa, si evidenzia che il punto che cerchiamo è proprio dietro un villaggetto, sappiamo di sicuro che una strada ci deve essere, dobbiamo seguirla in modo corretto per poter raggiungere col meno km possibile la nostra meta. Incontriamo tante altre gazzelle per strada, qualcuna sembre pure andare verso una direzione errata, ma Vale mi guida, ed è sicura di quello che dobbiamo fare. Il sole è già alto quando arriviamo a questo punto, dove già altre gazzelle stanno posizionando i punti sulla mappa, e dove alcuni berberi ci raggiungono per chiedere le classiche cose. Concentrate in quello che stiamo facendo solo così possiamo raggiungere il nostro obiettivo! Presa la nostra Road Map cominciamo anche noi a posizionare i nostri punti, cominciamo con quelli del primo giorno, siamo già un po' in ritardo sulla tabella di marcia e dobbiamo provare a fare il max e davvicinarci al CP7. Facciamo anche la nostra strategia per raggiungere il secondo punto, come sempre cercando delle strade che ci portino in prossimità delle nostre balise: si sarà un pezzo di terreno da attraversare per poi raggiungere il sentiero, seguirlo per qualche km e continuare con un nuovo CAP verso la balise. Ok, pronte partenza....facciamo i km previsti e troviamo il sentiero, ma avvolte il sentiero non è poi così chiaro, per cui non si capisce se stiamo procedendo ancora correttamente, manteniamo la concentrazione, ci fermiamo a triangoliamo. Dopo qualche min dei ragazzini si avvicinano e non ci mollano: diventa difficile concentrarsi con loro che schiamazzano intorno, diamo qualche penne e un po' di acqua, ma per ripagarci riescono anche a fregarsi la bottiglietta di Vale...alla faccia!!! Per darci uno sprint, in mancanza di caffé quel mattino, decidiamo di bere una delle lattine della bevanda energetiche che ci hanno fornito insieme alle razioni militari: Hexis, tipo una Red Bull, ma meno dolce, l'abbiamo bevuta volentieri. Riprendiamo la strada, la nostra triangolazione ci fa capire dove siamo e dove poter continuare, inoltre la nostra balise si trova proprio in un'inseniatura tra due montagne, per cui dovrebbe esserci per forza un passaggio! Continuiamo seguendo la pista, che tutto sommato non ci porta lontano, anzi, pensiamo anche di aver indivuato un varco utile per passare e proviamo a passarlo. Troviamo le ragazze di Sonangol, anche loro intetne a fare la stessa valutazione, ma decidono di tornare indietro (erano a piedi), noi avevamo già cominciato un pezzo di gola, ma facciamo anche noi la stessa cosa. Incontriamo anche Thomas e Virginie, con cui parliamo e Thomas ne approfitta per mettere la steady cam e riprendere un po' quello che stiamo facendo! e noi non ci facciamo mancare niente! "rose rosse" di Ranieri, ma anche scherziamo, facciamo battute e come sempre ci passiamo il burro cacao per le labbra screpolate....
Devo dire che il punto dove hanno posizionato la seconda balise è davvero bello: proprio nel mezzo di due montagne, e proprio in mezzo alla sabbia, ma niente di difficoltoso, possiamo passarla tranquillamente.
Preso il nostro secondo check point, strategia per il terzo: anche quà per un po' potremmo seguire un sentiere, che poi ci porterà a passare un'ulteriore collina, là avremo un altro punto di riferimento da seguire per raggiungere la nostra balise. Il primo tratto del sentiero si rileva sabbioso, ma non insidioso, raggiungiumo però una collina molto sabbiosa (quella che appunto avevamo individuato sulla carta), che ci obbliga a sgonfiare un po' le ruote...sotto il sole struggente!, con noi ci sono altre gazzelle, che fanno la stessa cosa, noi siamo le ultime, per cui un po' avvantaggiate e seguiamo delle pista, ma vediamo bene anche cosa dobbiamo evitare! Riusciamo a passare la collina sabbiosa, ci posizioniamo e riguardiamo il CAP, i nostri punti di repaire e siamo perfette....adesso navighiamo verso la nostra terza balise! Percorso abbastanza lungo, lateralmente le montagne non sono molto evidenti, ma Vale riesce a trovare i punti sulla carta,  e procediamo lentamente sulla nostra strada, senza sentiero, ma con tante rocce insidiose. Raggiungiamo la nostra terza balise e siamo davvero soddisfatte del nostro lavoro, ci fermiamo pure a mangiare qualche minuto, mentre vicino a noi ci sono i cameramen che riprendono delle gazzelle che improvvisano delle danze o altre cose...noi momentaneamente ci evitiamo questa tortura.
Dopo esserci rifocillate (insalate fredde e passate di frutta), ripartiamo per la balise successiva, ci sono tanti km da fare e anche questa volta passare tra due montagne, che dopo ci permetteranno di seguire un sentiero e protarci in prossimità della nostra balise: decidiamo però di fare poi un giro un po' più lungo perche su un altro punto non siamo sicure che effettivamente si potrà passare attraverso un'altra montagna! Poco dopo essere partite, siamo di nuovo alla ricerca di un sentiero, ma non sono molto sicura che siamo sulla direzione che stiamo seguendo, lo dico anche a Vale, ma lei è certa, mi aiuta a sciogliere i miei dubbi...ma avvolte sono molto testarda...e Vale ha avuto una pazienza infinita con me in questi momenti!!! Anche senza seguire un senitero vero e proprio siamo riuscite a trovare il passaggio della montagna, e lì un immenso sentiero ci aspettava per accompagnarci per qualche km, ma noi avevamo il nostro nuovo CAP di riferimento da seguire, fino a raggiungere un nuovo sentiero, più grande, forse quasi una strada, anzi una strada avremmo dovuto proprio attraversarla.
Anche questa volta i km da percorrere per arrivare al CP4 sono tanti, e noi cerchiamo di chiaccherare ma di restare anche molto concentrate, visto che fino ad ora siamo riuscite molto bene nel nostro percorso. Attraversiamo la strada.....non è asfaltata, ma la si percorre velocemente, ma non è la nostra perchè ci fa allontanare troppo dal nostro obiettivo. Incontriamo anche una macchina degli organizzatori, che ci chiedono se tutto va bene, ma non abbiamo bisogno di niente...loro come sempre sono molto gentili e pronti a dirci le parole di conforto adatte a sollevarci il morale. Anche questo nuova balise si trova vicino ad una montagna, proprio ai piedi, ad un livello un po' più basso del circondario, per cui, prendere il nuovo CAP da quel punto diventa molto difficile. Proviamo a prenderlo lo stesso e poi continuare con la bussola della macchina, ma dopo un po', ci rendiamo conto che non siamo più state capaci de seguire il punto, che ci stiamo allontanando, anche perchè volevamo evitare di attraversare il fondo di un fiume, che significava ovviamente sgonfiare le ruote. Ma ci stiamo allontanando, vediamo anche un'altra macchiana che cerca di trovare la strada più adatta, ed io e Vale che vorremmo prendere sia il 5 che il 6 per andare a fare la festa con tutte le altre e passare la notte insieme. Proviamo a fare anche una triangolazione, concentrarci su dove stiamo andando, fare una ricognizione a piedi per vedere quale strada percorrere, mangiamo anche una caramella, e alla fine troviamo una soluzione. Anzi proprio prima di partire incontriamo Pultiana ed Emeline, che stanno vagando come noi. Ci confrontiamo con loro sul persorso da fare e decidiamo di andare insieme: ci seguiranno, loro sono fuori classifica, quindi non avranno altre penalità,, possono farlo, inotre dobbiamo attraversare una zona sabbiosa, che è sempre meglio fare un coppia. Cerchiamo di addentrarci in un punto che sembrerebbe meno spesso, e proviamo ad affrontare le dune, e dopo un po' troviamo un gruppo di altre gazzelle nella stessa zona: sono su un altro percorso, ma per tutte l'obiettivo è di oltrepassare il fiume quindi potremmo provare a farlo tutte insieme. Tra di loro ci sono anche Salima e Violene (uno degli equipaggi francesi), comiciamo a gonfiare le ruote per fare strada, ma da una ricognizione (e qualche chiacchera con dei berberi la'), ci fa demordere da procedere su quella zona, per tornare un po' sui nostri passi e passare il fiume in una zona po' più alta. Facciamo tutte dietro front, ma le gabonesi restano impantanate nella sabbia. Ok, mi avvicino per aiutarle ad uscire, ma facendo questa manovra mi accorgo che la sabbia è così morbida che se mi fermo anch'io per prestarle aiuto c'è il rschio di restare infossate. Le aiuteremo a scavare e ad uscire con le placche. Proviamo diverse volte a scavare e a ripartire, ma la macchina non ce la fa! Passano per lo stesso punto delle altre gazzelle, con delle 4x4 un po' più potenti, che provano ad aitutare le ragazze, e proprio in uno di questi tentativi, la placca sotto la ruota scivola e sbatte sotto la macchina andando a rompere una trasmissione che comincia a perdere olio. Le ragazze sono così impantanante che non ne possono più uscire, avranno bisogno dell'assistenza meccanica per ripartire e se i meccanici le riportano al bivacco, noi restermmo da sole in mezzo al fiume per la notte. Sono le 18 passate, tra un po' le balise cadranno per la notte, e difficilmente riusciremo a prendere la 5...figuriamoci la 6! Parliamo con le ragazze, manifestiamo i nostri dubbi, per quanto non vorremmo lasciarle da sole, decidiamo di ripartire ed andare verso la balise 5. Non abbiamo punti di riferimento, la balise si trova su una collina, ma non c'è nessun punto che potremmo riconoscere perchè si trovano tutti allo stesso livello! Sono le 18:30, comincia a fare buio, troviamo delle tracce di altre macchine, giriamo un po' a caso, sono nervosa e dalla guida si vede, ma davvero vorremmo trovare questa balise per poter trascorre la notte in compagnia e dirigerci con calma poi il giorno dopo verso gli altri punti. Giriamo e cerchiamo di capire dove potremmo trovarci, dove potrebbe essere la balise, ma il paesaggio sembra tutto uguale, di certo c'eravamo spostate troppo ad est prima di attraversare il fiume, per cui dovremmo andare un po' ad ovest...e tra il saliscendi di queste mini colline...eccola che la avvistiamo! Un urlo liberatorio esce dalla mia gola, un'emozione grandissima: credo che insieme alla prima balise del prologo sia stata la balise più bella che abbiamo mai checkato! Li ci sono già 5 macchine pronte ad accamparsi per la notte e il berbero a guardia della balise che sta accendendo il fuoco!

Dopo averci fatto convalidare la nostra meta, piazziamo anche noi le nostre tende e ci prepariamo a condividere la cena con le nostre nuove compagne! Un gran telo stirato per mangiare insieme, al centro tutto il cibo possibile: dai salumi al foie gras, crostini, pane, patatine, taralli, frutta secca, paté, vino e birra. Io e Vale ci mangiamo le nostre insalate pronte di tonno, ma condividiamo il resto con il gruppo. Questo inoltre è momento per confrontarci con le altre: ovviamente siamo tutte alla prima partecipazione...altrimenti saremmo al CP7, ci raccontiamo le disavventure dei primi tre giorni, di come ci siamo impantanate tra le dune e l'erba chameaux, sentiamo anche i racconti delle ragazze per la ricerca dei finanziamenti, ma anche di come il rapporto tra navigatrice e pilota è uguale in tutti gli equipaggi: il chiederci conferme, vedere i punti trovare la rotta! Il cielo stellato sopra le nostre teste ci faceva compagnia, il berbero nelle vicinanze invece è rimasto con un suo amico a chiaccherare, per poi chidersi nella sua tenda quando il suo amico, in sella al proprio motorino, se n'è andato....e noi a chiederci: ma come fa al buio a capire dove andare? Solo noi ovviamente possiamo perderci! Loro invece hanno un senso dell'orientamento marcato!
Visto che il giorno dopo non avremmo dovuto partecipare al briefing, ci sarebbe stato più tempo per dormire: sveglia prevista alle 5, per metterci in marcia con le prime luci...ovviamente alle 6.
Per la prima volta al risveglio e mentre piego  il sacco a pelo e il materasso, comincio a fare il conto alla rovescia dei giorni mancanti: non perchèl'avventura del rallye mi pesi, ma rimettere a posto gli attrezzi del campaggio comincia a diventare pesante, soprattutto con i polsi doloranti riuscire a piegare sottilmente e far entrare tutto il materiale nelle proprie custodie diventa sempre più difficile!
Prima di ripartire, soliti controlli alla macchina, ma anche rigonfiamo le ruote per rimetterci di nuovo a pressione! Il nostro punto di partenza, cioè la balise, è proprio in una piccola vallata, per cui, alle prime luci del giorno ci muoviamo per risalire un po' la collinetta e prenderci il nostro punto di riferimento. Inizialmente riusciamo ad avanzare tranquillamente verso il nostro CAP, il terreno è piuttosto compatto e procediamo spedite, con buoni propositi per la giornata di oggi: vogliamo completare tutti i punti, inoltre abbiamo ancora più di metà del pieno, per cui non ci dovrebbero essere problemi a percorrere i km che ci separano dal bivacco! Parlando con le altre gazzelle ieri sera, qualcuna era già arrivata alla metà, altre un po' sotto....rientrare al bivacco senza completare tutti i check point per un problema di benzina, o chiamare l'assistenza meccanica per avere un "rabbocco" sarebbe stato alquanto seccante!
Ed eccoci quà, a metà del nostro percorso che l'odiosa sabbia si presenta! ancora fresca dalla notte, non è per niente compatta, io mi ostino a passare sgonfiando appena le gomme, ed in questo caso ci insabbiamo, non una, ma ben tre volte di seguito, nonostante avessimo usato le placche per uscire! Quà la mia testardargine ha prevalso contro il buon senso di Vale...scusa gazzellina! La sabbia  inoltre era così soffice che per ben tre volte le placche sono affondate in essa ed è stata poi una caccia al tesoro per capire dove fossero finite! Non siamo state le uniche ad affossarci, anche un equipaggio che aveva passato la notte con noi si è infossata a valle di una duna: siamo andate a chiedere se avessero bisogno di aiuto, ma loro hanno gentilmente declinato e lavorato "on their own" per uscirne! La prima domanda che ci siamo poste io e Vale dall'inizio della giornata era sapere come era finita alle gabonesi, come avevano passato la notte e in che condizione fosse la loro auto!
Uscite dalle dunette "bastarde", riusciamo ad arrivare alla balise, ma con nostra triste sorpresa non era la nostra! Ma in poco tempo, facendoci dare le coordinate dalle altre gazzelle, ricalcoliamo il percorso e la nostra balise è solo 500mt distante. Mentre ragiungevamo queste balise, vedevamo altre macchine che si dirigevano verso di noi, attraverso i percorsi più improbabili: abbarbicate com pecorelle su dei costoni rocciosi, intende a trovare il percorso più agevole nella direzione corretta...e noi a chiederci: ma perchè stanno scegliendo questa strada? Lo avremmo scoperto tra poco!!!
Raggiunta la nostra balise, ci fermiamo qualche minuto per posizionare qualche altro punto sulla carta, ma ripartiamo dirette verso la prima balise ufficiale della giornata: la 7! E scopriamo subito il perchè della scelta del percorso delle altre gazzelle: il nostro CAP, per poterlo seguire, ci obbliga a risalire una collina, la cui discesa è davvero rocciosca!!!!, ma non solo rocce...anche sabbia! Bisogna stare davvero attente! Io e Vale scendiamo dalla macchina per fare un giro di ricognizione, scegliere ilpercorso giusto, il punto preciso dove scendere, e anche - povera Vale - spostare qualche roccia più pericolosa e grossa....Incontriamo le ragazze egiziane (Marina e Yousra), che, anche se su un'ultro percoso, hanno anche loro un passaggio obbligato! Sono il primo equipaggio di Total che vediamo nella giornata, e questo ci rincuora tanto! Ma alla fine della discesa, ognuno di noi continua con la propria gara e la propia strategia! Come avevamo visto con Vale, c'era un bel sentiero da seguire per evitare di andarci ad infognare per l'ennesima volta in mezzo alle dune di sabbia, ma nonostante ci faccia allontanare, il sentiero ci porta poi in prossimità della nostra balise: percorsi i km che avevamo percorso, ci fermiamo e cerchiamo di fare il punto...e in lontanaza vediamo altre due macchine Total, le angolesi e una delle macchine dei francesi. Saliamo sul tetto della macchina per guardarci meglio intorno, e abbiamo individuato la nostra balise sotto un alberello e le ragazze angolesi che ci fanno segno con la mano di andare verso di la! Anche oggi stiamo cominciando bene e la nostra strategia si sta dimostrando ancora valida.... Al CP7 ci sono ad aspettardi Pascal ed Eric, che ci offrono anche delle caramelle gommose per darci una sferzata di energia, e subito chiediamo delle informazioni sulle gabonesi, ma loro non hanno avuto nessuna notizia alla radio.
A questo punto siamo pronte per ripartire, di nuovo abbiamo visto i sentieri più indicati da seguire ed inoltre troviamo anche delle colline che ci possono dare delle indicazioni. Inizialmente prendiamo ubn sentiero errato, che ci porta in un vicolo cieco, ma da là, facendo una ricognizione visiva, troviamo immediatamente la strada corretta da seguire e da li a poco, riprendiamo il sentiero corretto ed avanziamo speditamente! E al CP8, siamo particolarmente contente perchè troviamo due facce amiche: Thomas e Virginie ci apsettano per darci il loro supporto, un abbraccio e complimentarsi con noi! Ovviamente anche quà la prima domanda è avere notizie di Emeline e Pultiana: Virginie non ne sa niente ma si informa per darci qualche info. Nel frattempo ci viene chiesto di fare un giro particolare per i fotografi: ci sono dei cammelli in mezzo alle dune, ci giriamo intorno per fare un po' di video ed una foto "'stica"....e poi io e Vale ci mettiamo a lavoro: dobbiamo finire di piazzare i punti sulla carta e vedere dove sarà il bivacco per quella notte! Altro momento di ristoro per noi: altra Hexis...ci rendiamo conto che ci fa bene. Virginie ci porta notizie delle gabonesi, che hanno passato la notte dove le abbiamo lasciate insieme ai meccanici: hanno fatto fuoco e grigliata, oggi stanno riparando la macchina e potranno continuare l'avventura del rallye!!! Che gioia per loro!
Ok, pronte e partenza per andare a riprendere un sentiero e dirigerci verso la nostra ottava balise. Da dove ci troviamo è abbastanza difficile seguire il CAP, dobbiamo provarci a piccoli tratti...unico problema: collinette sali scendi di sabbia un pochino bastarda! Cominciamo tranquillamente, ma dopo un po' Vale cerca di ritrovare dei punti esterni sulla carte e non è poi così facile! Ludo, il giorno prima ci aveva avvisate che le carte non erano poi così precise...sembrava quasi che fossero state fatte da uno stagista! Ci fermiamo, sulla carta sembrerebbe che il nostro punto sia nascosto dietro una piccola collina, siamo proprio su una di queste, cerchiamo di triangolare, ma non si riesce a capire bene dove siamo, inoltre, le nostre carte non sono complete: ci troviamo infatti nella parte del Marocco a confine con l'Algeria, per cui la parte algerina non si trova sulla carta...dobbiamo riuscire a triangolare solo con i punti nord ed ovest, gli altri non sono molto attendibili! Riprendiamo la marcia, troviamo delle tracce, speriamo che siano di altre gazzelle, continuiamo la nostra rotta verso sud, cercando di evidenziare dei punti di confronto sulla mappa...ma niente! Ci rifermiamo e proviamo ancora a triangolare, ma anche questa volta senza un risultato soddisfacente! E' più di due ore che stiamo cercando alla ricerca del nostro punto e non riusciamo a capacitarci di dove ci troviamo! Ci rifermiamo ancora per fare il punto, quando vediamo da lontano un gruppo di tre uomini avvicinarsi...come al solito siamo pronte alle loro richieste di cibo e acqua, anzi, provo a prendere una razione militare da regalare, ma sono incastrate dietro al sedile e non riesco a prenderle. Questi si avvicinano, guardano la macchina, tirano fuori una radio e cominciano a parlare....non capiamo cosa vogliano, poi dicono "passport", io mi giro con faccia sconvolta perchè non capisco il motivo della loro richiesta, loro ci fanno segnale di un'altra casa sulla collina a 500 mt da noi dove ci fanno segnale di recarci....io li guardo ancora sconvolta, e loro ripetono "passport"....-pourquoi? chiedo io, e loro con le braccia aperte mi fanno segnale a sud "Algerie" e a nord "Maroc"...cooooooosaaaaaaa? con Valentina siamo perplesse...siamo arrivate in Algeria!!!! e loro ancora a chiederci passaporti ma anche di passare alla casa cantoniera per farci registrare....al che io rispondo "je m'en vais"...anzi, me ne scappo!!!! Saluto, metto in moto e riprendo la strada verso il nord.....e con Vale a chiederci "ma possibile che siamo arrivare in Algeria e non ce ne siamo accorte? , e gli organizzatori non ci dicono niente?, ma dove siamo arrivate? passport?, ma cosa volevano?" ..... e a ridere come le dannate! Non ci capacitavamo neppure noi di come fossimo arrivate a quel punto, dove avessimo sbagliato, e in quel momento sentiamo il nostro IRITRACK che trasmette un messaggio "Equipage 208 - arretez d'aller vers le sud", certo che non ci vado a sud...sono già a nord...sto correndo verso il nord!!! Con Vale stavamo ridendo fino alle lacrime...che vergogna, chissà cosa stavano pensando le persone a casa che ci seguivano...e gli organizzatori?, come giustificare questo tour?...a Virginie avremmo detto che volevamo farci mettere un timbro sul passaporto e inviarle una cartolina dall'Algeria! Di certo non si poteva tenere nascosto...e non è così immediato capire che stai andando in Alegeria e non sei più in Marocco...non c'è mica un cartello che ti comunica lo sconfinamento, il paesaggio è uguale che non capisci di certo che sei andato di la....avevamo anche le lacrime agli occhi!
Adesso riconcentriamoci e cerchiamo di capire bene dove siamo, dove stiamo andando e ritrovare i punti di riferimento. Una delle possibilità potrebbe essere quella di ritornare al CP precedente e da la' rifare la strada corretta, ma forse riusciamo a riconoscere una cima, e sembrerebbe in linea poi con il nostro CP, per cui proviamo a girare a sx e a fare una triangolazione. Risaliamo una collinetta e troviamo un gruppo di tre auto di gazzelle intente a cercare la loro balise. Ok, questo ci potrebbe aiutare a capire dove siamo se loro sono sicure di dove si trovano...ed effettivamente loro erano appena passate dalla nostra 9, per cui ci dicono che basta andare ad ovest e ci saremmo finite sopra! Loro ci chiedono se andando a sud (direzione da cui provenivamo noi), avessimo incontrato la loro balise, e noi subito per risposta "NOOOOOO", evitate di andare di là perché si arriva in Algeria!...evitiamo almeno a loro questo viaggio inutile.
Ci rimettiamo in marcia spedite, indicazione verso ovest, ed effettivamente come ci avevano detto loro, dopo pochi km arriviamo alla nostra balise! Ci rallegriamo, e per festeggiare altra Hexis, ne diamo una anche al guardiano del CP e cerchiamo di fare il punto per la direzione della balise 10. Troviamo per un po' un sentiero da seguire, che poi però si allontana dalla nostra direzione, per cui dobbiamo essere brave a non farci portare fuori strada....unico dubbio in tutto ciò: questa piccola gita in Algeria ci è costata un po' di benzina, ci restano un centinaio di km da fare (senza errori), e la lancetta della benzina mi indica quasi un quarto, ce la potremmo fare, ma è da capire se dovremmo attraversare ancora sabbia, con la marcia corta che consuma di più...per il momento ci avviamo, sarà una strategia di cui parleremo tra un po' di km...
Cominciamo con la nostra strategia di seguire una pista, che poi abbandoniamo poiche vediamo che ci porta troppo ad ovest, prendiamo come riferimento dei promontori proprio alla nostra sx e cerchiamo di procedere. Ci troviamo all'interno di una grande vallata, piena di massi che rendono la guida abbastanza delicata, ma altro problema sono anche i piccoli "canyon" ripidi e pieni di pietre che dobbiamo attraversare che provano al max la nostra Rasha, infatti scendendo sbatto diverse volte il musetto della nostra macchinina, ma lei ancora resiste! Sono molti i km da percorrere e ci vogliono quasi 2h per arrivare alla nostra balise 10, ed ovviamente la paura di restare a secco comincia a paventarsi...la cosa che ci consola è che le ultime 2 balise sono proprio in prossimità del bivacco, quindi facendo rotta per rientrare potremmo prenderle tranquillamente (anche se tra il CP 11 e 12 sono previsti circa 45 km). Sono le 17 e abbiamo ancora circa 2h per fare tutto.
Al CP 10 incontriamo di nuovo le egiziane che ci danno una bella notizia: hanno chiamato l'assistenza meccanica per chiedere della benzina, c'è quindi una cisterna che distribuisce 6lt senza darti penalità!...non saranno tanti, ma mi assicurano altri 60 km di autonomia, per cui meglio prenderli. Mentre Vale si fa registrare il CP nel nostro road book, io parlo con l'assistenza meccanica, che con metodi innovativi e tecnologici (bocca e tubo di gomma), riempie 4 bottiglie e me le travasa nella macchina! Adesso sono più tranquilla, possiamo continuare la nostra marcia!
Strategia per il prossimo punto, dobbiamo passare una montagna, c'è un varco con un sentiero che se seguiamo ci farà passare dentro un villaggio, ma all'uscita di esso arriveremo dritte dritte alla balise 11. Gli ultimi tre punti sono in comune per tutti i percorsi, per cui attraversata la montagna ci troviamo un sacco di macchine intorno (oltre le egiziane che ci seguivano ad una certa distanza). Abbiamo raggiunto il nostro CP in poco più che mezz'ora, e c'eravamo circa 5 macchine tutte ferme ad aspettare il nostro turno per avere la magica etichetta sul road book....momento di relax, ci rinfreschiamo il viso con l'acqua spray, un po' di deodorante profumato, una Hexis (addicted), biscottini e pronte alla partenza! Yousra ci ha anche dato della cioccolata: una rarità ben accetta!
Per raggiungere il prossimo CP c'è un altro sentiero, diviso in due tratti che potremmo seguire, invece di andare dritto, curva un po', ma alla fine arriveremo all'obbiettivo!
Si riparte su questo sentiero, questa volta sono più di 40 km da percorrere, ma ci mettiamo solo 40'...velocissime perchè questo sentiero si trasforma in una pista battuta molto larga (tipo doppia corsia), che ci consente di andare veloce, ma dobbiamo stare molto attente perchè sui bordi della strada incontriamo tanti bambini che ci vengono a salutare, ma anche traffico locale di motorini e bici varie! Vedendo i bambini con Vale riflettiamo sul fatto che abbiamo comprato tantissime cose da regalare, ma finora abbiamo dato davvero poco, ma stasera abbiamo poco tempo, e non sappiamo tra quanto arriveremo alla prossima balise e prima di fare buio vorremmo provare a dirigerci verso il bivacco e rientrare presto almeno stasera! Lungo la strada inoltre ci accorgiamo di diverse auto di gazzelle ferme sui cigli per godersi il fantastico panorama e il tramonto, non è una cattiva idea, ma noi non ce la sentiamo! E questo ci fa riflettere se una cosa: quelle più brave (alla loro 3/4/8 esperienza di rallye) rientrano cmq tardi la sera, ma sicuramente non perchè hanno difficoltà a trovare i CP, ma perchè si prendono il loro tempo e si godono ogni istante della loro avventura! (noi non abbiamo tirato fuori le nostre macchine fotografiche neanche una volta durante questi giorni!).
Arriviamo al CP 12 e troviamo tantissime macchine, anche Total, che stanno rientrando verso il bivacco: ovviamente non c'è il diritto di seguirsi, ma sarà difficile non farlo, visto che ci dirigiamo tutte verso la stessa direzione! Ci sono solo 18 km che ci dividono dalla nostra meta....ma saranno davvero lunghi: 1. perchè il terreno è molto accidentato con su e giù in piccole vallate piene di rocce, 2. perchè diverse gazzelle si sono trovate in difficoltà! Ci siamo fermate a parlare con la 181 che poverette avevano bucato, ma non trovavano più la chiave per smontare la gomma, noi non potevamo neanche aiutarle perchè avevano bisogno di una chiave rotonda, mentre le nostre erano esagonali, ma avevano il kit di riparazione veloce...non sarebbe stato molto, ma forse se avessero alleggerito la macchina sarebbero riuscite a percorrere quei 10 km che le separava dall'arrivo, per cui ci chiedono se possono mettere nella nostra macchina i loro bagagli, ovviamente nessun problema per noi, li avremmo lasciati all'arrivo e loro piano piano avrebbero provato a rientrare! o sperare che qualcuno con la chiave giusta fosse passato a prestare aiuto!
Rientrare è stato alquanto faticoso, perchè ogni buca, ogni salita e discesa comportava dei "saltelli" della macchina, ed io avevo paura di perdere i pacchi delle ragazze...per un po' abbiamo avuto le egiziane dietro, per cui se fosse accaduto, loro mi avrebbero avvisato, ma poi ci hanno superato, e fortunatamente dietro di noi si sono piazzate due ragazza de "la poste", con dei megafari che comunque ci hanno aiutato a percorrere la strada serenamente! Quei 10 km per arrivare al bivacco, che vedevamo da lontano, sono stati luuuuunghissimiiiii: sembrava mobile e che non arrivavamo mai!


Alla fine ce l'abbiamo fatta, arrivate al bivacco...dove ci aspettava Virginie, alla quale abbiamo subito portato i nostri saluti dall'Algeria...e abbiamo anche incontrato Pultiana di buon umore nonostante i problemi con la macchina...ma la cosa che ci ha sorpreso maggiormente, sono state le discussioni che abbiamo sentito tra una Yemenita ed una Indonesiana dei problemi della prima con la sua compagna di avventura!
Nonostante il nostro piccolo giretto in Algeria, eravamo riuscite a completare il persorso della giornata, molto soddisfatte della nostra prestazione, siamo finalmente entrate nello spirito del rallye, ed eravamo molto contente anche della notte passata fuori con l'altro gruppo di gazzelle!
Cena, doccia e tenda.....notte di dormita ma con una novità: la sveglia l'indomani sarebbe stata alle 5 e partenza alle 7 con la possibilità di fare un rifornimento al CP2....stasera eravamo proprio contente di questa variazione, ma l'indomani ne avremmo bestemmiato!
Ma tante gioie in quei due giorni, tanti messaggi di incoraggiamento da amici e conoscenti, ci hanno portato nella nostra tenda ed accompagnato in una notte di sonni serena....




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