Sveglia come sempre alle 4, e partire per questa nuova avventura:
questa notte non saremo protette dal bivacco per dormire, niente
ristorante, niente bar, niente "la poste", WC, doccia o gli
organizzatori a darci il benvenuto! Dovremmo decidere dove piazzare le
nostre tende e passare la notte. Durante la colazione Virginie e Thomas
ci dicono che in prossimità del CP7, anche se in percorsi diversi, loro
sono molto vicini, per cui potremmo dormire insieme e fare la festa!!!
Beh, speriamo! Stamttina la tenda della "La poste" è aperta per
permetterci di leggere gli ultimi messaggi, visto che ricontatteremo la
realtà soltanto tra 32/40h.
Scorte di acqua verificate, la nostra
macchina è già pronta, ma oggi la grigli di partenza, con il percorso D,
ci fa partire dalla 17 linea...quindi abbiamo un po' più di tempo per
verificare pressione gomme e tutti i nostri controlli della macchina! La
tappa di questi due giorni comincia abbastanza difficilmente: la strada
che ci porta verso il primo CP ci vedrà abbarbicate tra le montagne,
con un terreno alquanto aspro, pieno di rocce e alcune di queste
appuntite! oggi strategia: cerchiamo i sentieri da poter seguire che ci
portano in prossimità dei nostri check point, e stare molto attente ai
km che percorriamo. Raggiungere la prima balise non è per niente facile:
i saliscendi tra le montagne e le rocce ci vedonono molto impegnate e
concentrate in quello che stiamo facendo, proviamo anche a trovare il
sentiero che ci porta più vicino ad essa, ma facciamo un errore di
valutazione e ne prendiamo un'altra, un po' più lunga, ma in grado di
portarci allo stesso punto! Altra cose a cui dovremmo stare attente in
questa prima giornata sono le piantagioni/orti che potremmo incontrare
ed evitare di "calpestare". Dalla mappa, si evidenzia che il punto che
cerchiamo è proprio dietro un villaggetto, sappiamo di sicuro che una
strada ci deve essere, dobbiamo seguirla in modo corretto per poter
raggiungere col meno km possibile la nostra meta. Incontriamo tante
altre gazzelle per strada, qualcuna sembre pure andare verso una
direzione errata, ma Vale mi guida, ed è sicura di quello che dobbiamo
fare. Il sole è già alto quando arriviamo a questo punto, dove già altre
gazzelle stanno posizionando i punti sulla mappa, e dove alcuni berberi
ci raggiungono per chiedere le classiche cose. Concentrate in quello
che stiamo facendo solo così possiamo raggiungere il nostro obiettivo!
Presa la nostra Road Map cominciamo anche noi a posizionare i nostri
punti, cominciamo con quelli del primo giorno, siamo già un po' in
ritardo sulla tabella di marcia e dobbiamo provare a fare il max e
davvicinarci al CP7. Facciamo anche la nostra strategia per raggiungere
il secondo punto, come sempre cercando delle strade che ci portino in
prossimità delle nostre balise: si sarà un pezzo di terreno da
attraversare per poi raggiungere il sentiero, seguirlo per qualche km e
continuare con un nuovo CAP verso la balise. Ok, pronte
partenza....facciamo i km previsti e troviamo il sentiero, ma avvolte il
sentiero non è poi così chiaro, per cui non si capisce se stiamo
procedendo ancora correttamente, manteniamo la concentrazione, ci
fermiamo a triangoliamo. Dopo qualche min dei ragazzini si avvicinano e
non ci mollano: diventa difficile concentrarsi con loro che schiamazzano
intorno, diamo qualche penne e un po' di acqua, ma per ripagarci
riescono anche a fregarsi la bottiglietta di Vale...alla faccia!!! Per
darci uno sprint, in mancanza di caffé quel mattino, decidiamo di bere
una delle lattine della bevanda energetiche che ci hanno fornito insieme
alle razioni militari: Hexis, tipo una Red Bull, ma meno dolce,
l'abbiamo bevuta volentieri. Riprendiamo la strada, la nostra
triangolazione ci fa capire dove siamo e dove poter continuare, inoltre
la nostra balise si trova proprio in un'inseniatura tra due montagne,
per cui dovrebbe esserci per forza un passaggio! Continuiamo seguendo la
pista, che tutto sommato non ci porta lontano, anzi, pensiamo anche di
aver indivuato un varco utile per passare e proviamo a passarlo.
Troviamo le ragazze di Sonangol, anche loro intetne a fare la stessa
valutazione, ma decidono di tornare indietro (erano a piedi), noi
avevamo già cominciato un pezzo di gola, ma facciamo anche noi la stessa
cosa. Incontriamo anche Thomas e Virginie, con cui parliamo e Thomas ne
approfitta per mettere la steady cam e riprendere un po' quello che
stiamo facendo! e noi non ci facciamo mancare niente! "rose rosse" di
Ranieri, ma anche scherziamo, facciamo battute e come sempre ci passiamo
il burro cacao per le labbra screpolate....
Devo dire che il
punto dove hanno posizionato la seconda balise è davvero bello: proprio
nel mezzo di due montagne, e proprio in mezzo alla sabbia, ma niente di
difficoltoso, possiamo passarla tranquillamente.
Preso il nostro
secondo check point, strategia per il terzo: anche quà per un po'
potremmo seguire un sentiere, che poi ci porterà a passare un'ulteriore
collina, là avremo un altro punto di riferimento da seguire per
raggiungere la nostra balise. Il primo tratto del sentiero si rileva
sabbioso, ma non insidioso, raggiungiumo però una collina molto sabbiosa
(quella che appunto avevamo individuato sulla carta), che ci obbliga a
sgonfiare un po' le ruote...sotto il sole struggente!, con noi ci sono
altre gazzelle, che fanno la stessa cosa, noi siamo le ultime, per cui
un po' avvantaggiate e seguiamo delle pista, ma vediamo bene anche cosa
dobbiamo evitare! Riusciamo a passare la collina sabbiosa, ci
posizioniamo e riguardiamo il CAP, i nostri punti di repaire e siamo
perfette....adesso navighiamo verso la nostra terza balise! Percorso
abbastanza lungo, lateralmente le montagne non sono molto evidenti, ma
Vale riesce a trovare i punti sulla carta, e procediamo lentamente
sulla nostra strada, senza sentiero, ma con tante rocce insidiose.
Raggiungiamo la nostra terza balise e siamo davvero soddisfatte del
nostro lavoro, ci fermiamo pure a mangiare qualche minuto, mentre vicino
a noi ci sono i cameramen che riprendono delle gazzelle che
improvvisano delle danze o altre cose...noi momentaneamente ci evitiamo
questa tortura.
Dopo esserci rifocillate (insalate fredde e
passate di frutta), ripartiamo per la balise successiva, ci sono tanti
km da fare e anche questa volta passare tra due montagne, che dopo ci
permetteranno di seguire un sentiero e protarci in prossimità della
nostra balise: decidiamo però di fare poi un giro un po' più lungo
perche su un altro punto non siamo sicure che effettivamente si potrà
passare attraverso un'altra montagna! Poco dopo essere partite, siamo di
nuovo alla ricerca di un sentiero, ma non sono molto sicura che siamo
sulla direzione che stiamo seguendo, lo dico anche a Vale, ma lei è
certa, mi aiuta a sciogliere i miei dubbi...ma avvolte sono molto
testarda...e Vale ha avuto una pazienza infinita con me in questi
momenti!!! Anche senza seguire un senitero vero e proprio siamo riuscite
a trovare il passaggio della montagna, e lì un immenso sentiero ci
aspettava per accompagnarci per qualche km, ma noi avevamo il nostro
nuovo CAP di riferimento da seguire, fino a raggiungere un nuovo
sentiero, più grande, forse quasi una strada, anzi una strada avremmo
dovuto proprio attraversarla.
Anche questa volta i km da
percorrere per arrivare al CP4 sono tanti, e noi cerchiamo di
chiaccherare ma di restare anche molto concentrate, visto che fino ad
ora siamo riuscite molto bene nel nostro percorso. Attraversiamo la
strada.....non è asfaltata, ma la si percorre velocemente, ma non è la
nostra perchè ci fa allontanare troppo dal nostro obiettivo. Incontriamo
anche una macchina degli organizzatori, che ci chiedono se tutto va
bene, ma non abbiamo bisogno di niente...loro come sempre sono molto
gentili e pronti a dirci le parole di conforto adatte a sollevarci il
morale. Anche questo nuova balise si trova vicino ad una montagna,
proprio ai piedi, ad un livello un po' più basso del circondario, per
cui, prendere il nuovo CAP da quel punto diventa molto difficile.
Proviamo a prenderlo lo stesso e poi continuare con la bussola della
macchina, ma dopo un po', ci rendiamo conto che non siamo più state
capaci de seguire il punto, che ci stiamo allontanando, anche perchè
volevamo evitare di attraversare il fondo di un fiume, che significava
ovviamente sgonfiare le ruote. Ma ci stiamo allontanando, vediamo anche
un'altra macchiana che cerca di trovare la strada più adatta, ed io e
Vale che vorremmo prendere sia il 5 che il 6 per andare a fare la festa
con tutte le altre e passare la notte insieme. Proviamo a fare anche una
triangolazione, concentrarci su dove stiamo andando, fare una
ricognizione a piedi per vedere quale strada percorrere, mangiamo anche
una caramella, e alla fine troviamo una soluzione. Anzi proprio prima di
partire incontriamo Pultiana ed Emeline, che stanno vagando come noi.
Ci confrontiamo con loro sul persorso da fare e decidiamo di andare
insieme: ci seguiranno, loro sono fuori classifica, quindi non avranno
altre penalità,, possono farlo, inotre dobbiamo attraversare una zona
sabbiosa, che è sempre meglio fare un coppia. Cerchiamo di addentrarci
in un punto che sembrerebbe meno spesso, e proviamo ad affrontare le
dune, e dopo un po' troviamo un gruppo di altre gazzelle nella stessa
zona: sono su un altro percorso, ma per tutte l'obiettivo è di
oltrepassare il fiume quindi potremmo provare a farlo tutte insieme. Tra
di loro ci sono anche Salima e Violene (uno degli equipaggi francesi),
comiciamo a gonfiare le ruote per fare strada, ma da una ricognizione (e
qualche chiacchera con dei berberi la'), ci fa demordere da procedere
su quella zona, per tornare un po' sui nostri passi e passare il fiume
in una zona po' più alta. Facciamo tutte dietro front, ma le gabonesi
restano impantanate nella sabbia. Ok, mi avvicino per aiutarle ad
uscire, ma facendo questa manovra mi accorgo che la sabbia è così
morbida che se mi fermo anch'io per prestarle aiuto c'è il rschio di
restare infossate. Le aiuteremo a scavare e ad uscire con le placche.
Proviamo diverse volte a scavare e a ripartire, ma la macchina non ce la
fa! Passano per lo stesso punto delle altre gazzelle, con delle 4x4 un
po' più potenti, che provano ad aitutare le ragazze, e proprio in uno di
questi tentativi, la placca sotto la ruota scivola e sbatte sotto la
macchina andando a rompere una trasmissione che comincia a perdere olio.
Le ragazze sono così impantanante che non ne possono più uscire,
avranno bisogno dell'assistenza meccanica per ripartire e se i meccanici
le riportano al bivacco, noi restermmo da sole in mezzo al fiume per la
notte. Sono le 18 passate, tra un po' le balise cadranno per la notte, e
difficilmente riusciremo a prendere la 5...figuriamoci la 6! Parliamo
con le ragazze, manifestiamo i nostri dubbi, per quanto non vorremmo
lasciarle da sole, decidiamo di ripartire ed andare verso la balise 5.
Non abbiamo punti di riferimento, la balise si trova su una collina, ma
non c'è nessun punto che potremmo riconoscere perchè si trovano tutti
allo stesso livello! Sono le 18:30, comincia a fare buio, troviamo delle
tracce di altre macchine, giriamo un po' a caso, sono nervosa e dalla
guida si vede, ma davvero vorremmo trovare questa balise per poter
trascorre la notte in compagnia e dirigerci con calma poi il giorno dopo
verso gli altri punti. Giriamo e cerchiamo di capire dove potremmo
trovarci, dove potrebbe essere la balise, ma il paesaggio sembra tutto
uguale, di certo c'eravamo spostate troppo ad est prima di attraversare
il fiume, per cui dovremmo andare un po' ad ovest...e tra il saliscendi
di queste mini colline...eccola che la avvistiamo! Un urlo liberatorio
esce dalla mia gola, un'emozione grandissima: credo che insieme alla
prima balise del prologo sia stata la balise più bella che abbiamo mai
checkato! Li ci sono già 5 macchine pronte ad accamparsi per la notte e
il berbero a guardia della balise che sta accendendo il fuoco!
Dopo
averci fatto convalidare la nostra meta, piazziamo anche noi le nostre
tende e ci prepariamo a condividere la cena con le nostre nuove
compagne! Un gran telo stirato per mangiare insieme, al centro tutto il
cibo possibile: dai salumi al foie gras, crostini, pane, patatine,
taralli, frutta secca, paté, vino e birra. Io e Vale ci mangiamo le
nostre insalate pronte di tonno, ma condividiamo il resto con il gruppo.
Questo inoltre è momento per confrontarci con le altre: ovviamente
siamo tutte alla prima partecipazione...altrimenti saremmo al CP7, ci
raccontiamo le disavventure dei primi tre giorni, di come ci siamo
impantanate tra le dune e l'erba chameaux, sentiamo anche i racconti
delle ragazze per la ricerca dei finanziamenti, ma anche di come il
rapporto tra navigatrice e pilota è uguale in tutti gli equipaggi: il
chiederci conferme, vedere i punti trovare la rotta! Il cielo stellato
sopra le nostre teste ci faceva compagnia, il berbero nelle vicinanze
invece è rimasto con un suo amico a chiaccherare, per poi chidersi nella
sua tenda quando il suo amico, in sella al proprio motorino, se n'è
andato....e noi a chiederci: ma come fa al buio a capire dove andare?
Solo noi ovviamente possiamo perderci! Loro invece hanno un senso
dell'orientamento marcato!
Visto che il giorno dopo non avremmo
dovuto partecipare al briefing, ci sarebbe stato più tempo per dormire:
sveglia prevista alle 5, per metterci in marcia con le prime
luci...ovviamente alle 6.
Per la prima volta al risveglio e
mentre piego il sacco a pelo e il materasso, comincio a fare il conto
alla rovescia dei giorni mancanti: non perchèl'avventura del rallye mi
pesi, ma rimettere a posto gli attrezzi del campaggio comincia a
diventare pesante, soprattutto con i polsi doloranti riuscire a piegare
sottilmente e far entrare tutto il materiale nelle proprie custodie
diventa sempre più difficile!
Prima di ripartire, soliti controlli
alla macchina, ma anche rigonfiamo le ruote per rimetterci di nuovo a
pressione! Il nostro punto di partenza, cioè la balise, è proprio in una
piccola vallata, per cui, alle prime luci del giorno ci muoviamo per
risalire un po' la collinetta e prenderci il nostro punto di
riferimento. Inizialmente riusciamo ad avanzare tranquillamente verso il
nostro CAP, il terreno è piuttosto compatto e procediamo spedite, con
buoni propositi per la giornata di oggi: vogliamo completare tutti i
punti, inoltre abbiamo ancora più di metà del pieno, per cui non ci
dovrebbero essere problemi a percorrere i km che ci separano dal
bivacco! Parlando con le altre gazzelle ieri sera, qualcuna era già
arrivata alla metà, altre un po' sotto....rientrare al bivacco senza
completare tutti i check point per un problema di benzina, o chiamare
l'assistenza meccanica per avere un "rabbocco" sarebbe stato alquanto
seccante!
Ed eccoci quà, a metà del nostro percorso che l'odiosa
sabbia si presenta! ancora fresca dalla notte, non è per niente
compatta, io mi ostino a passare sgonfiando appena le gomme, ed in
questo caso ci insabbiamo, non una, ma ben tre volte di seguito,
nonostante avessimo usato le placche per uscire! Quà la mia
testardargine ha prevalso contro il buon senso di Vale...scusa
gazzellina! La sabbia inoltre era così soffice che per ben tre volte le
placche sono affondate in essa ed è stata poi una caccia al tesoro per
capire dove fossero finite! Non siamo state le uniche ad affossarci,
anche un equipaggio che aveva passato la notte con noi si è infossata a
valle di una duna: siamo andate a chiedere se avessero bisogno di aiuto,
ma loro hanno gentilmente declinato e lavorato "on their own" per
uscirne! La prima domanda che ci siamo poste io e Vale dall'inizio della
giornata era sapere come era finita alle gabonesi, come avevano passato
la notte e in che condizione fosse la loro auto!
Uscite dalle
dunette "bastarde", riusciamo ad arrivare alla balise, ma con nostra
triste sorpresa non era la nostra! Ma in poco tempo, facendoci dare le
coordinate dalle altre gazzelle, ricalcoliamo il percorso e la nostra
balise è solo 500mt distante. Mentre ragiungevamo queste balise,
vedevamo altre macchine che si dirigevano verso di noi, attraverso i
percorsi più improbabili: abbarbicate com pecorelle su dei costoni
rocciosi, intende a trovare il percorso più agevole nella direzione
corretta...e noi a chiederci: ma perchè stanno scegliendo questa strada?
Lo avremmo scoperto tra poco!!!
Raggiunta la nostra balise, ci
fermiamo qualche minuto per posizionare qualche altro punto sulla carta,
ma ripartiamo dirette verso la prima balise ufficiale della giornata:
la 7! E scopriamo subito il perchè della scelta del percorso delle altre
gazzelle: il nostro CAP, per poterlo seguire, ci obbliga a risalire una
collina, la cui discesa è davvero rocciosca!!!!, ma non solo
rocce...anche sabbia! Bisogna stare davvero attente! Io e Vale scendiamo
dalla macchina per fare un giro di ricognizione, scegliere ilpercorso
giusto, il punto preciso dove scendere, e anche - povera Vale - spostare
qualche roccia più pericolosa e grossa....Incontriamo le ragazze
egiziane (Marina e Yousra), che, anche se su un'ultro percoso, hanno
anche loro un passaggio obbligato! Sono il primo equipaggio di Total che
vediamo nella giornata, e questo ci rincuora tanto! Ma alla fine della
discesa, ognuno di noi continua con la propria gara e la propia
strategia! Come avevamo visto con Vale, c'era un bel sentiero da seguire
per evitare di andarci ad infognare per l'ennesima volta in mezzo alle
dune di sabbia, ma nonostante ci faccia allontanare, il sentiero ci
porta poi in prossimità della nostra balise: percorsi i km che avevamo
percorso, ci fermiamo e cerchiamo di fare il punto...e in lontanaza
vediamo altre due macchine Total, le angolesi e una delle macchine dei
francesi. Saliamo sul tetto della macchina per guardarci meglio intorno,
e abbiamo individuato la nostra balise sotto un alberello e le ragazze
angolesi che ci fanno segno con la mano di andare verso di la! Anche
oggi stiamo cominciando bene e la nostra strategia si sta dimostrando
ancora valida.... Al CP7 ci sono ad aspettardi Pascal ed Eric, che ci
offrono anche delle caramelle gommose per darci una sferzata di energia,
e subito chiediamo delle informazioni sulle gabonesi, ma loro non hanno
avuto nessuna notizia alla radio.
A questo punto siamo pronte per
ripartire, di nuovo abbiamo visto i sentieri più indicati da seguire ed
inoltre troviamo anche delle colline che ci possono dare delle
indicazioni. Inizialmente prendiamo ubn sentiero errato, che ci porta in
un vicolo cieco, ma da là, facendo una ricognizione visiva, troviamo
immediatamente la strada corretta da seguire e da li a poco, riprendiamo
il sentiero corretto ed avanziamo speditamente! E al CP8, siamo
particolarmente contente perchè troviamo due facce amiche: Thomas e
Virginie ci apsettano per darci il loro supporto, un abbraccio e
complimentarsi con noi! Ovviamente anche quà la prima domanda è avere
notizie di Emeline e Pultiana: Virginie non ne sa niente ma si informa
per darci qualche info. Nel frattempo ci viene chiesto di fare un giro
particolare per i fotografi: ci sono dei cammelli in mezzo alle dune, ci
giriamo intorno per fare un po' di video ed una foto "'stica"....e poi
io e Vale ci mettiamo a lavoro: dobbiamo finire di piazzare i punti
sulla carta e vedere dove sarà il bivacco per quella notte! Altro
momento di ristoro per noi: altra Hexis...ci rendiamo conto che ci fa
bene. Virginie ci porta notizie delle gabonesi, che hanno passato la
notte dove le abbiamo lasciate insieme ai meccanici: hanno fatto fuoco e
grigliata, oggi stanno riparando la macchina e potranno continuare
l'avventura del rallye!!! Che gioia per loro!
Ok, pronte e
partenza per andare a riprendere un sentiero e dirigerci verso la nostra
ottava balise. Da dove ci troviamo è abbastanza difficile seguire il
CAP, dobbiamo provarci a piccoli tratti...unico problema: collinette
sali scendi di sabbia un pochino bastarda! Cominciamo tranquillamente,
ma dopo un po' Vale cerca di ritrovare dei punti esterni sulla carte e
non è poi così facile! Ludo, il giorno prima ci aveva avvisate che le
carte non erano poi così precise...sembrava quasi che fossero state
fatte da uno stagista! Ci fermiamo, sulla carta sembrerebbe che il
nostro punto sia nascosto dietro una piccola collina, siamo proprio su
una di queste, cerchiamo di triangolare, ma non si riesce a capire bene
dove siamo, inoltre, le nostre carte non sono complete: ci troviamo
infatti nella parte del Marocco a confine con l'Algeria, per cui la
parte algerina non si trova sulla carta...dobbiamo riuscire a
triangolare solo con i punti nord ed ovest, gli altri non sono molto
attendibili! Riprendiamo la marcia, troviamo delle tracce, speriamo che
siano di altre gazzelle, continuiamo la nostra rotta verso sud, cercando
di evidenziare dei punti di confronto sulla mappa...ma niente! Ci
rifermiamo e proviamo ancora a triangolare, ma anche questa volta senza
un risultato soddisfacente! E' più di due ore che stiamo cercando alla
ricerca del nostro punto e non riusciamo a capacitarci di dove ci
troviamo! Ci rifermiamo ancora per fare il punto, quando vediamo da
lontano un gruppo di tre uomini avvicinarsi...come al solito siamo
pronte alle loro richieste di cibo e acqua, anzi, provo a prendere una
razione militare da regalare, ma sono incastrate dietro al sedile e non
riesco a prenderle. Questi si avvicinano, guardano la macchina, tirano
fuori una radio e cominciano a parlare....non capiamo cosa vogliano, poi
dicono "passport", io mi giro con faccia sconvolta perchè non capisco
il motivo della loro richiesta, loro ci fanno segnale di un'altra casa
sulla collina a 500 mt da noi dove ci fanno segnale di recarci....io li
guardo ancora sconvolta, e loro ripetono "passport"....-pourquoi? chiedo
io, e loro con le braccia aperte mi fanno segnale a sud "Algerie" e a
nord "Maroc"...cooooooosaaaaaaa? con Valentina siamo perplesse...siamo
arrivate in Algeria!!!! e loro ancora a chiederci passaporti ma anche di
passare alla casa cantoniera per farci registrare....al che io rispondo
"je m'en vais"...anzi, me ne scappo!!!! Saluto, metto in moto e
riprendo la strada verso il nord.....e con Vale a chiederci "ma
possibile che siamo arrivare in Algeria e non ce ne siamo accorte? , e
gli organizzatori non ci dicono niente?, ma dove siamo arrivate?
passport?, ma cosa volevano?" ..... e a ridere come le dannate! Non ci
capacitavamo neppure noi di come fossimo arrivate a quel punto, dove
avessimo sbagliato, e in quel momento sentiamo il nostro IRITRACK che
trasmette un messaggio "Equipage 208 - arretez d'aller vers le sud",
certo che non ci vado a sud...sono già a nord...sto correndo verso il
nord!!! Con Vale stavamo ridendo fino alle lacrime...che vergogna,
chissà cosa stavano pensando le persone a casa che ci seguivano...e gli
organizzatori?, come giustificare questo tour?...a Virginie avremmo
detto che volevamo farci mettere un timbro sul passaporto e inviarle una
cartolina dall'Algeria! Di certo non si poteva tenere nascosto...e non è
così immediato capire che stai andando in Alegeria e non sei più in
Marocco...non c'è mica un cartello che ti comunica lo sconfinamento, il
paesaggio è uguale che non capisci di certo che sei andato di
la....avevamo anche le lacrime agli occhi!
Adesso riconcentriamoci
e cerchiamo di capire bene dove siamo, dove stiamo andando e ritrovare i
punti di riferimento. Una delle possibilità potrebbe essere quella di
ritornare al CP precedente e da la' rifare la strada corretta, ma forse
riusciamo a riconoscere una cima, e sembrerebbe in linea poi con il
nostro CP, per cui proviamo a girare a sx e a fare una triangolazione.
Risaliamo una collinetta e troviamo un gruppo di tre auto di gazzelle
intente a cercare la loro balise. Ok, questo ci potrebbe aiutare a
capire dove siamo se loro sono sicure di dove si trovano...ed
effettivamente loro erano appena passate dalla nostra 9, per cui ci
dicono che basta andare ad ovest e ci saremmo finite sopra! Loro ci
chiedono se andando a sud (direzione da cui provenivamo noi), avessimo
incontrato la loro balise, e noi subito per risposta "NOOOOOO", evitate
di andare di là perché si arriva in Algeria!...evitiamo almeno a loro
questo viaggio inutile.
Ci rimettiamo in marcia spedite,
indicazione verso ovest, ed effettivamente come ci avevano detto loro,
dopo pochi km arriviamo alla nostra balise! Ci rallegriamo, e per
festeggiare altra Hexis, ne diamo una anche al guardiano del CP e
cerchiamo di fare il punto per la direzione della balise 10. Troviamo
per un po' un sentiero da seguire, che poi però si allontana dalla
nostra direzione, per cui dobbiamo essere brave a non farci portare
fuori strada....unico dubbio in tutto ciò: questa piccola gita in
Algeria ci è costata un po' di benzina, ci restano un centinaio di km da
fare (senza errori), e la lancetta della benzina mi indica quasi un
quarto, ce la potremmo fare, ma è da capire se dovremmo attraversare
ancora sabbia, con la marcia corta che consuma di più...per il momento
ci avviamo, sarà una strategia di cui parleremo tra un po' di km...
Cominciamo
con la nostra strategia di seguire una pista, che poi abbandoniamo
poiche vediamo che ci porta troppo ad ovest, prendiamo come riferimento
dei promontori proprio alla nostra sx e cerchiamo di procedere. Ci
troviamo all'interno di una grande vallata, piena di massi che rendono
la guida abbastanza delicata, ma altro problema sono anche i piccoli
"canyon" ripidi e pieni di pietre che dobbiamo attraversare che provano
al max la nostra Rasha, infatti scendendo sbatto diverse volte il
musetto della nostra macchinina, ma lei ancora resiste! Sono molti i km
da percorrere e ci vogliono quasi 2h per arrivare alla nostra balise 10,
ed ovviamente la paura di restare a secco comincia a paventarsi...la
cosa che ci consola è che le ultime 2 balise sono proprio in prossimità
del bivacco, quindi facendo rotta per rientrare potremmo prenderle
tranquillamente (anche se tra il CP 11 e 12 sono previsti circa 45 km).
Sono le 17 e abbiamo ancora circa 2h per fare tutto.
Al CP 10
incontriamo di nuovo le egiziane che ci danno una bella notizia: hanno
chiamato l'assistenza meccanica per chiedere della benzina, c'è quindi
una cisterna che distribuisce 6lt senza darti penalità!...non saranno
tanti, ma mi assicurano altri 60 km di autonomia, per cui meglio
prenderli. Mentre Vale si fa registrare il CP nel nostro road book, io
parlo con l'assistenza meccanica, che con metodi innovativi e
tecnologici (bocca e tubo di gomma), riempie 4 bottiglie e me le travasa
nella macchina! Adesso sono più tranquilla, possiamo continuare la
nostra marcia!
Strategia per il prossimo punto, dobbiamo passare
una montagna, c'è un varco con un sentiero che se seguiamo ci farà
passare dentro un villaggio, ma all'uscita di esso arriveremo dritte
dritte alla balise 11. Gli ultimi tre punti sono in comune per tutti i
percorsi, per cui attraversata la montagna ci troviamo un sacco di
macchine intorno (oltre le egiziane che ci seguivano ad una certa
distanza). Abbiamo raggiunto il nostro CP in poco più che mezz'ora, e
c'eravamo circa 5 macchine tutte ferme ad aspettare il nostro turno per
avere la magica etichetta sul road book....momento di relax, ci
rinfreschiamo il viso con l'acqua spray, un po' di deodorante profumato,
una Hexis (addicted), biscottini e pronte alla partenza! Yousra ci ha
anche dato della cioccolata: una rarità ben accetta!
Per
raggiungere il prossimo CP c'è un altro sentiero, diviso in due tratti
che potremmo seguire, invece di andare dritto, curva un po', ma alla
fine arriveremo all'obbiettivo!
Si riparte su questo sentiero,
questa volta sono più di 40 km da percorrere, ma ci mettiamo solo
40'...velocissime perchè questo sentiero si trasforma in una pista
battuta molto larga (tipo doppia corsia), che ci consente di andare
veloce, ma dobbiamo stare molto attente perchè sui bordi della strada
incontriamo tanti bambini che ci vengono a salutare, ma anche traffico
locale di motorini e bici varie! Vedendo i bambini con Vale riflettiamo
sul fatto che abbiamo comprato tantissime cose da regalare, ma finora
abbiamo dato davvero poco, ma stasera abbiamo poco tempo, e non sappiamo
tra quanto arriveremo alla prossima balise e prima di fare buio
vorremmo provare a dirigerci verso il bivacco e rientrare presto almeno
stasera! Lungo la strada inoltre ci accorgiamo di diverse auto di
gazzelle ferme sui cigli per godersi il fantastico panorama e il
tramonto, non è una cattiva idea, ma noi non ce la sentiamo! E questo ci
fa riflettere se una cosa: quelle più brave (alla loro 3/4/8 esperienza
di rallye) rientrano cmq tardi la sera, ma sicuramente non perchè hanno
difficoltà a trovare i CP, ma perchè si prendono il loro tempo e si
godono ogni istante della loro avventura! (noi non abbiamo tirato fuori
le nostre macchine fotografiche neanche una volta durante questi
giorni!).
Arriviamo al CP 12 e troviamo tantissime macchine, anche
Total, che stanno rientrando verso il bivacco: ovviamente non c'è il
diritto di seguirsi, ma sarà difficile non farlo, visto che ci dirigiamo
tutte verso la stessa direzione! Ci sono solo 18 km che ci dividono
dalla nostra meta....ma saranno davvero lunghi: 1. perchè il terreno è
molto accidentato con su e giù in piccole vallate piene di rocce, 2.
perchè diverse gazzelle si sono trovate in difficoltà! Ci siamo fermate a
parlare con la 181 che poverette avevano bucato, ma non trovavano più
la chiave per smontare la gomma, noi non potevamo neanche aiutarle
perchè avevano bisogno di una chiave rotonda, mentre le nostre erano
esagonali, ma avevano il kit di riparazione veloce...non sarebbe stato
molto, ma forse se avessero alleggerito la macchina sarebbero riuscite a
percorrere quei 10 km che le separava dall'arrivo, per cui ci chiedono
se possono mettere nella nostra macchina i loro bagagli, ovviamente
nessun problema per noi, li avremmo lasciati all'arrivo e loro piano
piano avrebbero provato a rientrare! o sperare che qualcuno con la
chiave giusta fosse passato a prestare aiuto!
Rientrare è stato
alquanto faticoso, perchè ogni buca, ogni salita e discesa comportava
dei "saltelli" della macchina, ed io avevo paura di perdere i pacchi
delle ragazze...per un po' abbiamo avuto le egiziane dietro, per cui se
fosse accaduto, loro mi avrebbero avvisato, ma poi ci hanno superato, e
fortunatamente dietro di noi si sono piazzate due ragazza de "la poste",
con dei megafari che comunque ci hanno aiutato a percorrere la strada
serenamente! Quei 10 km per arrivare al bivacco, che vedevamo da
lontano, sono stati luuuuunghissimiiiii: sembrava mobile e che non
arrivavamo mai!
Alla fine ce l'abbiamo fatta, arrivate al bivacco...dove ci
aspettava Virginie, alla quale abbiamo subito portato i nostri saluti
dall'Algeria...e abbiamo anche incontrato Pultiana di buon umore
nonostante i problemi con la macchina...ma la cosa che ci ha sorpreso
maggiormente, sono state le discussioni che abbiamo sentito tra una
Yemenita ed una Indonesiana dei problemi della prima con la sua compagna
di avventura!
Nonostante il nostro piccolo giretto in Algeria,
eravamo riuscite a completare il persorso della giornata, molto
soddisfatte della nostra prestazione, siamo finalmente entrate nello
spirito del rallye, ed eravamo molto contente anche della notte passata
fuori con l'altro gruppo di gazzelle!
Cena, doccia e
tenda.....notte di dormita ma con una novità: la sveglia l'indomani
sarebbe stata alle 5 e partenza alle 7 con la possibilità di fare un
rifornimento al CP2....stasera eravamo proprio contente di questa
variazione, ma l'indomani ne avremmo bestemmiato!
Ma tante gioie
in quei due giorni, tanti messaggi di incoraggiamento da amici e
conoscenti, ci hanno portato nella nostra tenda ed accompagnato in una
notte di sonni serena....
ro